Delle cose mortali nulla v'è di più incerto degli eventi guerreschi, nulla di più imprevedibile, nulla che esorbiti di più dai pensieri degli uomini. La vittoria non dipende nè dal numero nè dalle forze.

[Coluccio Salutati - cancelliere fiorentino del XV sec.]



sabato 8 ottobre 2011

Maghinardo Pagani da Susinana è stato un condottiero e politico italiano del XIII-XIV secolo. Fu podestà di Faenza e di Imola e capitano del popolo di Forlì e di Imola.


« Le città di Lamone e di Santerno conduce il lïoncel dal nido bianco,
che muta parte da la state al verno. »
(Inferno, Canto XXVII, vv. 49-51.

Nato probabilmente tra il 1245 e il 1250, visse l'infanzia e la fanciullezza a Firenze.
Perno della sua azione fu riunire in un unico possedimento le città di Imola e Faenza. Nel 1275 fu podestà di Faenza. Nel 1282 sposò Mengarda della Tosa, fiorentina, che gli diede due figlie:
  • Francesca, che sarebbe andata in moglie a Francesco Orsini;
  • Andrea, che avrebbe poi sposato Ottaviano degli Ubaldini, da cui ebbe una figlia di nome Marzia, la famosa Cia degli Ubaldini, sposata a Francesco II Ordelaffi, signore di Forlì. Nel 1359 Cia si distinse nella sfortunata difesa di Cesena durante la Crociata contro i Forlivesi.Nel 1285 ricevette un secondo mandato come podestà di Faenza. Due anni dopo, il vicario papale Pietro da Gennazzano, appena giunto in città, decise di rimuovere tutti i civili dalle loro cariche, Maghinardo compreso. Nel 1286 partecipò al tentativo di riconquista di Imola da parte della famiglia ghibellina dei Nordigli, cui arrise il successo. L'anno seguente, il 18 maggio 1287 il Pagani rientrò a Faenza con la forza ed ottenne di essere ripristinato nella carica di podestà. Nel 1290 aggiunse all'ufficio civile quello militare di Capitano del popolo. L'anno seguente prese con l'astuzia la città di Forlì.Nel 1295 fu tra i fondatori della Lega amicorum ("Lega degli amici") creata ad Argenta tra i capi ghibellini di Romagna. Nemico comune: Bologna. L'anno seguente, il 1º aprile 1296, la Lega prese la città di Imola, togliendola ai bolognesi. Maghinardo assunse la carica di capitano del popolo. Proseguendo verso Bologna, Maghinardo conquistò e rase al suolo i castelli di Sassatelli, Castel San Pietro, Liano, Vedrano e Medicina. Maghinardo fu uno dei due capitani generali della Lega eletti alla fine dell'anno.  Nel 1299 fu nominato podestà di Imola; furono avviate trattative di pace tra Bologna da una parte e la Lega amicorum dall'altra, che si conclusero entro l'anno.
Nel 1300 Maghinardo conquistò l'ultimo castello dell'imolese che mancava ancora al suo dominio, quello di Linaro.
Morì il 13 agosto 1302 nel pieno dei suoi poteri.
Fu sepolto nell'Abbazia di Santa Maria di Rio Cesare, detta «di Susinana».



Il modello di Maghinardo naturalmente non è mio, ma del "mitico" Fabrizio Cheli, faentino, ora residente a Ravenna.

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