Introduzione:
Il 19 gennaio 2013, cinque amici decidono di trovarsi
attorno ad un tavolo per chiudere in bellezza il bicentenario della battaglia
di Borodino: 1812 – 2012.
Uno scontro tra titani, che Napoleone non riuscì a vincere e
che se – apparentemente – gli aprì la strada verso Mosca, in realtà lasciò l’esercito
russo ancora in grado di combattere e quindi in grado – poi – di obbligarlo a
ritirarsi.
Molti storici pensano che Napoleone avrebbe dovuto dar
ragione a Davout che voleva aggirare, a sud di Utitza, il fianco sinistro
russo, ma il nostro scenario (certamente perfettibile sia nella cartografia che
negli organici degli eserciti in campo) tiene conto dei fatti iniziali e quindi
non può che riproporre lo schieramento di partenza e – conseguentemente – invitare
allo sviluppo di un bel cozzo frontale, come avvenuto nella realtà.
Come sono andate le
cose:
FOTO 1: Lo schieramento iniziale |
FOTO 2: Le due frecce rosse indicano le prime azioni francesi verso Utitza e Borodino |
FOTO 3: L’attacco su Borodino è respinto (vedi cerchio rosso) mentre le cose non vanno meglio a Utitza, con l’azione dei cosacchi di Tuckov che minacciano il fianco di Poniatovsky. |
FOTO 5: Il momento peggiore per Napoleone: Poniatovsky respinto e Ney che non riesce a raggiungere la Grande Ridotta. |
FOTO 8: Visuale complessiva dell’ala destra russa. Il Centro russo resta immobile sulla difensiva e permette a Napoleone di riorganizzare la sua azione. |
Conclusioni:
Gli Jager scacciati
da Borodino, Utitza finalmente in mano a Poniatovsky, il 1° Corpo di Cavalleria
di Ouvaror è posto in rotta, il 2° Corpo di Baggavout respinto con gravissime
perdite oltre il Kolacha si disperde.
Ai punti è vittoria
francese e Napoleone può comunicare a Parigi che la via per Mosca è aperta!
E’ stata una
splendida giornata di amicizia e di gioco, di fatto la Storia si è confermata poiché
i russi hanno comunque tenuto il campo e potranno, come fecero, ritirarsi in
buon ordine, noi ci siamo divertiti, la Liguria è terra ospitale ed è un
piacere rivederla annualmente.
GRAZIE A:
Antonio: solido “Eugenio”,
bravissimo nei contrattacchi alle colonne russe che lo minacciavano.
Emilio: durissimo “Bagration”,
forse poco offensivo, ma ha tenuto il suo ruolo!
Federico: “Barclay de
Tolly” fin troppo somigliante fisicamente ed abilissimo a gestire la chiusura
del fronte russo.
Marco: Inarrivabile “Kutuzov”
ha coordinato perfettamente un attento e studiato piano di battaglia, chiudendo
tutti gli spazi all’azione francese, ma quando ha perso Barclay ha lasciato
troppa iniziativa ai suoi subordinati che si sono troppo temerariamente buttati
tra le fauci di Eugenio.
Infine io, “Napoleone”: ho
fatto un paio di piccoli errori tattici che mi hanno fatto perdere tempo
prezioso, ma – una volta tanto – non ho avuto fretta ed ho accettato di
rivedere il mio piano iniziale d’attacco che prevedeva un assalto furioso per
impedire al russo di organizzare la difensiva. Preso atto che non ci sarei
riuscito, ho rivisto tutto, mi sono riorganizzato ed alla fine, coordinando
attentamente i miei sforzi e sfruttando ogni occasione, sono stato premiato.
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