Delle cose mortali nulla v'è di più incerto degli eventi guerreschi, nulla di più imprevedibile, nulla che esorbiti di più dai pensieri degli uomini. La vittoria non dipende nè dal numero nè dalle forze.

[Coluccio Salutati - cancelliere fiorentino del XV sec.]



domenica 11 novembre 2012

WATERLOO (Mont Saint Jean) 18 GIUGNO 1815: IO C'ERO.

La storia di una battaglia è un pò come la storia di un ballo. Alcuni possono ricordarsi tutti i piccoli eventi il cui grande risultato è la battaglia vinta o perduta; ma nessuno può ricordarsi l'ordine, o l'esatto momento, in cui si sono verificati, ed è proprio questo che fa tutta la differenza.
Wellington

Io mi oppongo a qualunque proposito di scrivere una cosidetta storia della battaglia di Waterloo. Perchè se si scrive la storia vera, cosa succederà alla reputazione di metà di coloro che ne hanno acquistata una, e la meritano per il loro coraggio, ma se i loro errori fossero resi pubblici NON ne uscirebbero così bene?
Wellington

Lasciate stare la battaglia di Waterloo.
Wellington

Cominciava appena a far giorno. In un raggio di pochi chilometri, quasi 150 mila uomini lividi per il freddo, con addosso divise umide i cui colori avevano già cominciato a stingere, con la barba non rasata da diversi giorni e incrostati di fango da capo a piedi, si affaccendavano intorno agli avanzi dei falò spenti dalla pioggia, cercando di ravvivare un pò di fuoco fra le braci. Tutto il legno, la paglia e l'acqua che si erano potuti trovare nei villaggi e nelle fattorie della zona, demolendo steccati, porte e finestre e svuotando stalle e fienili, erano già stati convogliati verso i bivacchi. Pian piano il sangue ricominciava a circolare nelle membra, e anche i molti che s'erano svegliati anchilosati per il freddo e incapaci di muoversi riuscivano un pò alla volta a rimettersi in piedi. ...

da "La Battaglia" di Alessandro Barbero



"Pochissimi di noi saranno ancora vivi stasera"
La "Belle Alliance in primo piano ed al centro la "Haye Sainte" con la Cava di sabbia sulla destra: il Corpo di d'Erlon è pronto a scattare

L'attacco su Papelotte


OMAGGIO A "BLUE MAX"

 















Per aiutarvi a riconoscerli: il biposto è un Re8, poi c'è un attacco simulato dei 3 tipi di Fokker, Dr1, DVII e DVIII, un Albatross DV a terra ed un Camel in volo; ma quello qui sopra cos'é ??

giovedì 8 novembre 2012

mercoledì 7 novembre 2012

ARENA COLOSSEI: Ludi Gladiatori

Scritto da E-NIGMA.IT All for games:
Stiamo sviluppando per conto di Sir Chester Cobblepot un gioco di combattimenti tra Gladiatori dal titolo Arena Colossei: Ludi Gladiatori.
Gli autori sono i debuttanti Aldo, Fabio e Giada Ghetti, un trio familiare che ha portato sul tavolo i spettacolari giochi gladiatori dell’antica Roma.
L’arena dei Gladiatori è piuttosto “affollata” in questo preludio stagionale: diversi autori ed editori si stanno cimentando in questa ambientazione, probabilmente ispirati dalla serie tv americana che ha rilanciato il famoso schiavo ribelle.
Nel caso di questo titolo non si tratta di moda ma di Storia, secondo la tradizione della Cobblepot Games, dopo Collapsible D e Ravenna Fatto d’Arme.
Per noi di eNigma, il viaggio nella Storia è stato il solito divertimento, accresciuto dalla collaborazione di Aldo Ghetti, già nostro consulente nello sviluppo di Ventura, il titolo di Stratelibri finalmente arrivato sugli scaffali dei negozi nella stagione scorsa.
Arena Gladiatori e un gioco molto interessante, con una altissima accessibilità, una notevole velocità e versatilità: il giocatore guida un Gladiatore nell’arena e combatte per sconfiggere l’avversario. Si tratta di un gioco per 2 o più giocatori.
Punto di forza di Arena Colossei le sculture dei Gladiatori curate completamente da Alan D’Amico, già ottimo illustratore per il nostro team, questa volta anche eccezionale scultore. Le prime immagini che Cobblepot ha deciso di rilasciare riguardano appunto la prima coppia di sfidanti dell’arena: il Sannita e il Gallo, a cui ha fatto subito seguito la coppia Trace, Mirmillone.













BATTAGLIA DI VILLAFRANCA Scenario per “L’Italia s’è desta” liberamente ricavato dallo svolgimento della battaglia di Custoza del 1866



Data: 24 giugno 1866, 10.00 AM
Dislocazione: 10 KM circa a sud del Lago di Garda, Italia
Combattenti: Regno d’Italia contro Impero Austriaco

Storia: lo scenario è una libera interpretazione della situazione sul fianco destro dello schieramento italiano nel corso della battaglia di Custoza del 1866. In realtà, a parte la zona dell’abitato stesso di Custoza dove avvennero furiosi combattimenti, il 3° Corpo di Della Rocca fu solo leggermente impegnato nel corso della battaglia e finì per ritirarsi indecorosamente al termine degli scontri malgrado i ripetuti e furiosi appelli di Nino Bixio che chiese a più riprese di contrattaccare gli austriaci.
Nel nostro caso, ci si chiede. Cosa sarebbe successo se gli austriaci, facendo perno su Custoza, avessero tentato di conquistare Villafranca e avessero tagliato la via di ritirata su Mantova all’esercito italiano? Lo scontro vede impegnati all’incirca 42.000 austriaci contro 39.000 italiani.
Schieramento iniziale alle 10,00.
Punti vittoria:  per determinare i punti vittoria:
5 punti per la parte che al termine dello scontro controlla l’abitato di Torre Gherla.
5 punti per la parte che al termine dello scontro controlla l’abitato di Staffalo.
10 punti per la parte che al termine dello scontro controlla l’abitato di Custoza.
10 punti alla parte italiana se al termine dello scontro controlla l’abitato di Sommacampagna.
5 punti alla parte austriaca se al termine dello scontro controlla l’abitato di Sommacampagna.
Se al termine dello scontro una o più unità di fanteria austriaca si trovano all’interno di Villafranca la parte italiana è dichiarata automaticamente perdente. 
Regole di scenario
Il  generale BIXIO è “decisivo” (+3).
Il generale Della Rocca “mediocre” (+1) ha un -1 sull’attivazione della riserva.
Tutti gli altri Comandanti (Piemontesi ed Austriaci) sono “capaci” (+2) 
Terreno: Il tavolo da gioco misura 1,20 X 1,20. Le aree urbane e le colline offrono un modificatore di +1 a vantaggio di chi si difende in mischia e un -1 di protezione al fuoco. L’abitato di Villafranca è rappresentato da 2 basi di case, tutti gli altri da una sola. Ogni base di casa può contenere non più di 1 unità di fanteria Tipo E. 
Schieramento: Le unità si schierano nelle aree a loro assegnate sulla mappa indicata e tutte le unità dovranno essere entro  il raggio di comando dal loro comandante. Le divisioni PRINCIPE UMBERTO e PULZ, nonché la brigata PRALORMO, potranno muovere a partire dal secondo turno solo dopo aver attivato il movimento dalla riserva .
La divisione CUGIA entra dal punto C alle ore 11.30 (turno  italiano) in colonna di marcia dopo aver attivato l’ordine di movimento dalla riserva.
 La brigata SCUDIER entra nella zona compresa fra i punti A e B in qualsiasi formazione alle ore 11.30 (turno  austriaco) dopo aver attivato l’ordine di movimento dalla riserva.
La brigata TOPLY entra nella zona compresa fra i punti A e B in qualsiasi formazione alle ore 11.30 (turno  austriaco) dopo aver attivato l’ordine di movimento dalla riserva.
La brigata WELSERHEIM e il C.te di Corpo MAROICIC entrano nella zona compresa fra i punti  A e B in qualsiasi formazione alle ore 12.30 (turno  austriaco) dopo aver attivato l’ordine di movimento dalla riserva.
Attivazione dell’ordine di movimento per le truppe in riserva: L’attivazione delle riserve avviene con 1D6 ed il risultato deve essere 5 o 6 ma l’Austriaco aggiunge 1 al risultato del D6, il Piemontese sottrae invece 1 dal D6. Dopo le 12,30 l'attivazione è possibile con 4, 5, 6.
Se un’unità non riesce ad attivarsi con il movimento dalla riserva, non entra (o non muove) in quel turno e ritenta il turno seguente.
Scala
La scala del terreno e di 1:4000 (all’incirca) e un turno completo rappresenta trenta minuti di tempo reale. 

La Brigata austriaca di Moering, in primo piano con il 53° Rgt ed il 21° Jager, appoggiata dalla Brigata Piret (50° Rgt) mette sotto pressione la Brigata Granatieri costringendola ad arretrare e minacciando quindi il fianco sinistro piemontese: in particolare i cannoni e la Brigata Alpi del L.Gen. Govone. Il GM Scudier è già entrato di rinforzo, mentre il Principe Umberto, il L.Gen. Pralormo e il L.Gen.Cugia restano sordi alle richieste del Della Rocca.
L'attacco al fianco sinistro piemontese ha avuto effetto: la Brigata Alpi è distrutta, un'artiglieria è fuggita in rotta gli austriaci minacciano già Custoza













Respinta fino a TORRE GHERLA la Brigata Granatieri non cede e con una salva precisa (un triplo sei!) indebolisce l'avanzante 53° Rgt Austriaco sostenuto dagli Jager del 21° Battaglione, affiancati dal 50° Rgt attestato ormai saldamente sulla collina che si affianca a Custoza.







Visione complessiva dell'azione:

Il fianco sinistro piemontese è in crisi, perse una Brigata ed una batteria, Custoza è minacciata, Bixio tenta un contrattacco con la Brigata Re, sostenuto dalle sue artiglierie.








I rinforzi austriaci (Brigata TOPLY e SCUDIER) affluiscono con regolarità mentre il Principe UMBERTO resta insensibile alle richieste del suo Comandante di Corpo, forse temendo eccessivamente il pericolo della cavalleria del Col. PULZ che con velocità si è portata sulla sinistra estrema dello schieramento austriaco al fine di minacciare ogni azione aggirante sulla sinistra austriaca.
Non si sa ancora nulla della Ottava Divisione del L.Gen. CUGIA.
Muove infine il M.G. PRALORMO cercando di portarsi a sostegno della Brigata Granatieri che, ormai scossa può ben poco per arginare l'attacco austriaco ed anche la Brigata Pistoia, del L.Gen. GOVONE arretra con gravi perdite sotto la pressione dei Grenzer e Jager austriaci di BAUER.

Focus sull'attacco al centro:

il GM BAUER con il 28° RGT conquista Custoza e respinge la Brigata PISTOIA ormai scossa.
GOVONE tenta il tutto per tutto in prima linea, mentre il DELLA ROCCA assiste sgomento al crollo del suo fianco sinistro.
Focus sull'attacco al fianco sinistro piemontese:

L'ultima resistenza della Brigata GRANATIERI in furioso scambio a fuoco con il 53° RGT ed il 21° BTG Jager.
Un attimo dopo, sotto il grandinare dei precisi colpi degli Jager, i pur eroici Granatieri romperanno lo schieramento disperdendosi tra i campi!

Sono le 14,30:
Finalmente il Principe UMBERTO muove la sua divisione, ma la pressione al fianco sinistro ed al centro comincia a non essere più sostenibile.
Il 19° JAGER occupa STAFFALO, CUSTOZA e TORRE GHERLA sono già cadute in mano austriaca.
La Brigata PISTOIA è in disordine, scossa, in arretramento.
PRALORMO è costretto ad arretrare sotto il compatto avanzare dello schieramento austriaco per non cadere preda della precisa fucileria di Grenzer e Jager.
La Brigata RE, è respinta, scossa, anche BIXIO non può più fare molto.

Siamo alla fase finale, sono le 15,00, turno austriaco:
Solo SOMMACAMPAGNA è ancora in mano a BIXIO, il Principe UMBERTO riceve l'ordine di coprire la ritirata tenendo sgombra la strada Villafranca - Mantova.
Lo schieramento austriaco si allunga ormai oltre TORRE GHERLA e le truppe di WELSERHEIM si preparano ad attaccare con forza BIXIO.


E' finita!

Le artiglierie piemontesi si avviano verso la salvezza coperte dalla cavalleria di PRALORMO.

BIXIO dovrà lottare per salvare le provate unità della sua Divisione.

La battaglia di Custoza finisce tristemente per le armi italiane!

Commento finale e mie considerazioni:

La battaglia è stata fortemente condizionata dalla mancanza di attivazione delle riserve italiane. Il Principe Umberto è rimasto inattivo fino a oltre metà dell'azione. il Gen.le Cugia non è mai arrivato!
Govone avrebbe, forse, dovuto essere meno "eroicamente coraggioso" ed accettare di flettere il proprio schieramento per evitare di essere accerchiato e mantenere intatta la sua unità migliore (i Granatieri). In sostanza evitare lo scontro, cedendo spazio, avrebbe potuto offrire qualche opportunità in più!
Bixio al contrario avrebbe potuto fare meglio: fosse scattato subito avanti avrebbe potuto chiudere gli spazi di manovra alla cavalleria austriaca ed intercettato da posizione migliore i rinforzi austriaci.